Eh sì, Letizia descrive con i cinque sensi e non solo con gli occhi, quegli occhi penetranti che abbiamo già conosciuto, ci sono odori, profumi, ma anche superfici da toccare da sfiorare, rumori e canzoni che fanno da colonna sonora ai suoi ricordi. Così Napoli ha la voce di Pino Daniele con la sua indimenticabile “Tu dimmi quando”, Milano quella di Lucio Battisti e poi c’è Concato con la sua Domenica bestiale…e i film, Cinecittà e i teatri di Roma con “Walter Chiari, Albertazzi, Adriana Asti”.
E poi c’è il senso del gusto in quel meraviglioso ritratto di Catania che ho deciso di leggervi, a pag 89.
Questa non è una prosa descrittiva, è l’apoteosi dei sensi, è un’immersione totale nel tessuto profondo di queste città che nascono a nuova vita
nelle pagine di Letizia.
“Ascoltavo Lucio Battisti: Io lavoro e penso a te” a pag 50,
non posso fare a meno di cantarla…
https://www.youtube.com/watch?v=udWzA0aqzX4&list=PLsy1qB0OkopU6Gvxc0ND-jIuGEwG76wEM&index=13
Quanta musica fatta di parole, quanta armonia negli sguardi, quanta pienezza di cuore in questo viaggio che compendia ricordi, nostalgia, aspirazioni, aspettative mancate, sogni, in una parola quanta poesia. Grazie Letizia di questo dono.