Quaderno delle presenze: Paolo Maccari

Spread the love


Io non ho ancora la raccolta completa, quindi mi affido a chi ha fatto una bella prefazione e cioé Gian Mario Villalta… “Incontriamo una materia più densa, che resiste e al contempo trascina il lettore, in una sorta di movimento bradisistico, e lo porta inavvertitamente a sprofondare, trovarsi a un’altra altezza rispetto al terreno dove era certo di poggiare i piedi. Si intende con questo significare che qui si compie un passo che va oltre la già dimostrata capacità, cifra riconoscibile dell’autore, di comporre in parole un mondo, altrimenti inconciliabile, dove prevalgono paradossali occasioni di attrito e corrispondenti imprevedibili vie di fuga: l’insofferenza di Maccari per ogni forma di autogiustificazione, l’ammissione della ineludibile complicità con l’invivibile presente, il gesto di rinuncia a ogni facile riscatto sono la sua riconosciuta cifra. Si tratta dell’ostinazione a volersi portare nella prossimità di quanto vi è di più fragile, incerto, vero, nella quotidiana conquista di un’altra notte abitata dal silenzio.
Le poesie che ho trovato in rete sono profondissime, questo posso affermarlo per certo e mentre attendo di centellinarle ad una ad una, vi propongo la lettura di Sogno di noi