Tre poesie dalla penna di Alessandro Scarpellini ispirate a questo quadro celeberrimo di Vermeer, vi leggerò l’ultima in cui il poeta riesce a combinare un candore e una sensualità unici. Per me è la sua cifra, ma credo di non essere l’unica a pensare questo.
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LA LETTERA DI JAN VERMEER
Ci sono parole
che fanno essere i miei seni
dolci semi di ricordi
e sogni.
Tengo i segreti
fra i miei capelli
raccolti,
luce soffusa del giorno.
Un intimo calore
colora la luce
che in me piano entra
e mi apre all’amore.
***
Io sono qui,
oltre quella finestra
il vostro mondo
***
Quei segni
vergati sulla bianca neve
del foglio
scendono lentamente
al mio ombelico,
come se sentissi
sgorgare
le acque di un ruscello
nel tepore della pelle
e come se infinite stelle
germogliassero
nel mio pube
umido di desideri segreti.
Io vivo
ascoltando
l’odore della vita
che si nasconde
in frasi e sguardi.