Leggerezza nella pensosità

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Uno dei protagonisti del mio libro: Il gioco enigmistico edito da  Valigie Rosse è Nicola Aurilio, uno dei più grandi enigmisti viventi. Autore completo, spazia dai rebus, ai giochi epigrammatici, alle crittografie, agli enigmi, dove potremmo dire che gioca in casa avendo dato alle stampe ben quattro raccolte di poesie.
Nicola è una persona speciale, è stato un figlio lontano/vicino per mio padre e ha una sensibilità veramente profonda. A Monteriggioni portò il suo nuovo libro.

Vi metto il link di un mio vecchio post: https://parolegiocattolo.it/10-simposio-enigmistico-a-monteriggioni/

Più di 200 enigmi in cui, di fronte ad un mondo caotico e catastrofico qual è il nostro, l’aurore cerca di dire la sua con i Tentativi d’enigmi, tutti di 15 versi.
Il suo verso libero è appassionato, drammatico, accorato, quasi un grido a significare che forse è troppo tardi. Sono poesie a chiave veramente magistrali in cui il contenuto enigmistico si sposa con la forma e la sostanza poetica, senza forzature, senza inutili artifici. L’impegno sociale è massimo come pure la perizia di creatore di giochi a doppia lettura in un connubio che fa di questa raccolta una vera gemma nel firmamento dell’arte enigmistica e Ilion (così si firma sulle riviste) è un a stella di prima grandezza, altro che tentativi, siamo a dei livelli altissimi.
Quanto potrebbe insegnare a chi si accosta a questa difficile materia!
Leggerezza che non significa certo disimpegno e pensosità che non appesantisce mai la sostanza poetica.
Ne ho scelti due, che riguardano le mie passioni, sentirete quanta distanza tra il senso dato dal titolo e ciò che invece si deve dedurre dal testo per arrivare alla soluzione.
EMARGINATO

NOI


Volete provare a risolvere? Stasera ci sarà la consueta manifestazione a San Giuliano (PI) sui Rebus in vetrina e io penserò a lui, lontano/vicino anche per me.