Istantanee dell’anima

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La poesia, da sempre, tenta di esprimere l’inesprimibile e i moti del cuore, le nostre sensazioni più nascoste sono abbastanza ineffabili.
Marco Susini, mio amico “storico”( ci conosciamo fin dall’infanzia) è stato coraggioso e, vincendo una naturale e comprensibile ritrosia, ha espresso con piccoli tocchi la profondità del nostro essere.
Si è messo a nudo per regalarci alcuni flash che riportano una intensa autoanalisi dopo che il suo scandaglio, preciso e chirurgico, ha fatto una impietosa rilevazione. La mia lettura si è rivolta a questi testi poetici perché mi ci sono ritrovata, l’età nostra è questa: un po’ nostalgica, un po’ riflessiva, più bilanci e meno pathos. Niente punteggiatura nella raccolta, un flusso di coscienza, si potrebbe dire, ma all’interiorità si alterna tanto altro: il mare, Livorno, la sua fede politica, il sociale e, in una parola, la sua vita. Il 15 ottobre ha presentato il volume Meriggio d’autunno ( edizioni del Boccale) ai suoi amici di sempre, una folla di persone che lo hanno assediato simpaticamente e affettuosamente. In serata non ho potuto fare a meno di centellinare alcune poesie, e il giorno dopo, superato lo stupore di saperlo anche poeta, ho voluto fissare con la mia voce questi ritratti intimistici.
Bravo Marco, ti ho sentito vicino, mi sono emozionata.