San Valentino 2022

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Verrò a trovarti

Certo, verrò a trovarti, so che attendi
da infinite stagioni il mio ritorno,
paziente nella luce del tramonto
sul tuo mare di nasse e di conchiglie.
Verrò come un pulviscolo di sogni,
avremo tregua fra le braccia, gocce
di luna sulle mani, fra le labbra
voglia di sussurrare antiche frasi
mai dette allora, eppure conservate
in noi, cocenti lacrime.

Non resta
più nulla di quei teneri paesaggi
di cui ascoltammo musiche e segreti,
troppi anni sono andati, troppe stelle
abbiamo acceso e spento. Quando arriva
l’autunno della vita, si conteggiano
i danni fatti, ci si affida a Dio,
ci si riscalda al fuoco dei ricordi.
Scivoliamo nel vento, aprendo le ali
per un ultimo volo.

Sì, verrò
a trovarti, chissà, quando nel cuore
mi brucerà l’urgenza di incontrarti
con lo stupore della prima volta.
Avrai un volto tutto da inventare
in un gioco di sguardi e di memorie.
Sono rimasto quell’eterno e folle
giocoliere di versi, il menestrello
che si chiede chi sia, l’equilibrista
sospeso a un filo di parole e cieli.

Uno scenario con un tramonto di fuoco sul mare, la voglia di ritrovare lo stupore della prima volta, un amore senile che ha conosciuto “cocenti lacrime”.
Un capolavoro di Cleos, così si firma sulle riviste di enigmistica classica Giovanni Caso, un campione in entrambe le arti.
Ieri Giovanni, amico di Lilianaldo, mi ha inviato una preziosa analisi delle crittografie di babbo Aldo, io ricambio, senza pensare di poter pareggiare il conto, con la lettura della sua meravigliosa poesia.