Ho voglia di vincere facile, proseguo il gioco “Un quadro al giorno“,
proponendovi questo di Ford Maddox Brown
ROMEO E GIULIETTA
Il dipinto fissa il momento dell’Addio dopo la scena del balcone,
l’attesa di Romeo si scioglie nell’invocazione di Giulietta nella scena seconda del terzo Atto. Il poeta Lope de Vega scrive che le ore dell’anima non si misurano col tempo, quello degli amanti poi non ha una durata assoluta, non si misura con le lancette dell’orologio.
Giulietta dice:
Stendi la tua cortina nera, o notte,
che proteggi l’amore; e gli occhi della luce
che fugge, chiuderanno le palpebre,
e Romeo verrà nelle mie braccia,
in segreto e difeso dal silenzio.(…)
Vieni, o gentile
notte, signora nella semplice veste nera,
e insegnami a perdere una gara
che sto per vincere, dove si giocano
due verginità intatte. )
Ma concentriamoci sul quadro: Lei è una luce dorata, perché, come dice Romeo “Giulietta è il sole e il suo balcone l’oriente”, il resto è un’esplosione di toni di rosso, Lei lo tiene stretto nella morsa del suo abbraccio, Lui ha il braccio proteso in fuori quasi a voler contrastare la stretta di lei.
Mentre la bacia appassionatamente, cerca nel vuoto il gradino di corda perché sa che ne va della sua vita.
L’amore è rappresentato simbolicamente dal suo manto avvolto sopra il braccio, che diventa il vortice che ti prende, quel gorgo dolcissimo che ti avvolge e ti fa fare pazzie.
Lei chiude gli occhi, si abbandona al suo bacio o forse non vuol vederlo andar via. L’attesa è finita, sì, ora non resta che prepararsi al nuovo incontro…se ci sarà…
Adesso tocca a voi, vi ricordo che le vostre compostizioni, scaturite dalla “lettura” del quadro possono essere in prosa o in poesia.