Quando tutto sarà finito

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E’ il titolo della riflessione poetica, scritta durante questa seconda ondata di covid, che ho usato per fare gli auguri ai componenti  del mio adorato coro che si chiama The Joyful Gospel Ensamble. Siamo più di 50. Voglio estenderlo a tutti nella speranza che il nuovo anno sia quello della svolta.
C’è dentro tanta malinconia e la ricerca di un’oasi di pace anche simbolica per sfuggire all’emergenza, alla paura, al dolore e per certi aspetti anche per allontanarsi dalla “pazza folla”. C’è però anche la fiducia nell’arrivo di “un’ora nuova” che ci rianimi tutti, c’è la voglia di viaggiare, di fare nuove esperienze, di coltivare appieno le vecchie passioni, l’anelito ad una rinascita totale in cui finalmente prevalga l’Armonia e la Bellezza nel cuore degli uomini. Ve la leggo.

Vi auguro un anno davvero pieno di serenità e salute. Non dimenticate i sogni, però, sono la linfa della vita.