“Tu avevi preparato / le tue valigie rosse /
e con tono deciso / chiamavi per telefono un tassì”.
La casa editrice con cui ho pubblicato il libro, regalatato a mio padre per i suoi 100 anni, è Valigie rosse e prende nome dai versi della canzone Mia moglie di Piero Ciampi, infatti, come si legge nel sito ufficiale, “il progetto editoriale di Valigie Rosse è nato nell’ambito del premio musicale intitolato al cantautore livornese. Figura straordinaria e non etichettabile, la cui rilevanza consiste appunto nel timbro espressivo delle sue parole prima ancora che delle sue note.”
Non avuto ancora modo di celebrare Ciampi come vorrei ( eppure era tutto pronto) causa Covid, allora nel frattempo, leggo una sua canzone /poesia su un amore finito.
L’ultima volta che la vidi di Piero Ciampi
Il mio sguardo vide i suoi passi allontanarsi per sempre sulla sabbia e fu l’ultima volta, l’ultima volta che la vidi. L’ultima volta che la vidi mi chiese di fermare il tempo e mi dette uno scrigno pieno di comete. Io non posso ormai più andare tra i sorrisi della gente né chiedere alle cose un posto in mezzo a loro.L’ultima volta che la vidi mi chiese di fermare il tempo e mi dette una mano piena di carezze. Fu una lacrima candida e lunga che cadendo sopra un fiore mi fece ricordare che se bianco è bianco e nero è nero in questa vita io sono uno straniero. Senza di lei il giorno non ha né alba né tramonto l’arcobaleno e gli usignoli sono ormai cose perdute….Fu una lacrima candida e lunga che cadendo sopra un fiore mi fece ricordare che se bianco è bianco e nero è nero in questa vita io sono uno straniero.Ed ogni sera ritornano su quella spiaggia processioni di stelle come l’ultima volta che la vidi. Nel video la canzone Livorno cantata da Bobo Rondelli in occasione dell’ inaugurazione del museo di città Bottini dell’Olio, con la partecipazione di tutti i cori livornesi. Bei tempi quelli… https://www.youtube.com/watch?v=exZtAvbbbL8&list=LLeBvN-M6Mqe4uIKIEP6RdPQ&index=27
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