E le lacrime scorrono, ora che Mano non c’è più, l’esistenza è davvero molto matrigna. La sua “seconda vita” si è interrotta troppo presto, la sua rinascita, dovuta alla Dott. Monica Pais e a Mariano, è stata breve, ma certo intensa e piena di amore. Peccato, peccato davvero, ci sono povere anime che hanno un destino segnato che si accanisce contro di loro.
Avevo già parlato di lui in un altro post https://parolegiocattolo.it/mano-il-cane-che-non-crede-piu-allumano/ leggendo una pagina meravigliosa che la sua salvatrice gli aveva dedicato. Questa volta gli voglio tributare un omaggio attraverso le parole di Emanuele Grandi, uno scrittore che adora gli animali tanto quanto me, nel tentativo di consolare, se è possibile, chi, con tutte le sue forze, aveva provato a donargli ciò che gli era stato tolto fino a quel momento.
Grazie Dott. Monica, grazie Mariano, che insieme alla parola ria=cattiva come la sorte toccata al cucciolone bianco, porta nel suo nome, neanche a farlo apposta, un’altra parola, un simbolo, un altro nome, una storia: MANO.