E questa volta penso a me, ma non solo

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“Sono riuscita a fare una piccola scorta di “cose”

ed ho pensato di donartele tutte.
Ho raccolto granelli di vetro colorato sulla spiaggia
per risentire il suono delle onde.
All’alba ho colto la prima rugiada
per dissetare le aridi zone del tempo senza fine.
Ho frugato nella scatola delle foto
ed ho composto la cronologia della serenità.
Ho lasciato in un bozzolo d’argilla profumato
tutti i rancori del passato per farne vaso per i fiori.
Ho trovato l’indaco guardando il cielo
e l’ho dipinto sul retro di un biglietto da visita ormai scaduto.
Ho arato con costanza il tacito giardino interiore
per piantare l’albero del sollievo dagli affanni.
Ho trovato una scatola di fili di seta
ed ho tessuto un nido che fosse tiepido riparo.
Ho fermato in un abbraccio l’attimo degli sguardi
per lasciare sulla pelle la corrente dell’intesa.
Ho raccolto gocce di pioggia a più non posso
per dimezzare le lacrime delle pene.
Ho trovato dei sandali di rosso vissuto
per camminare sui nostri dolci ricordi.
Ho lasciato in una busta gialla tutte le offese ricevute
perché ci fosse gioia nel ricordare l’acuta fragilità.
Ho raccolto dentro me miriadi di stelle
per essere luminosa nell’incontro.
Al tramonto ho preso l’ultimo raggio del sole
per illuminare le notti insonni del pensiero.
Ho trovato una molletta d’argento del mio amore
e l’ho usata per chiudere un sacchetto di sorrisi.
Ho accolto tutte le note dei musicisti di strada
per indovinare l’armonia delle sfere.
Ho lasciato in un malloppo grigio tutto il denaro conquistato
per assaporare lo scambio dei valori veri.
Le troverai nella valigia di cartone che è qui accanto a me
sotto il mio velo.”
Lory Nugnes – “Il testamento del passante anonimo”, da Il Sentimento dell’Altrove.
Me lo dedico per il compleanno e lo invio a tutti coloro che mi hanno pensato e mi hanno inviato i loro graditissimi auguri.