Aldo Nugnes
il re delle crittografie
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Il 4 novembre 2018 era il centenario della nascita di Aldo Nugnes, di Antonio e Pia Cariola, a Livorno.
Ma chi era Aldo Nugnes? Aldo Nugnes era mio zio, fratello minore di mia madre Alba.
Mia madre, dopo la morte del marito Pietro Giorgetti, avvenuta a Milano il 30 novembre 1937 per i postumi di un incidente aviatorio, era tornata a Livorno dai genitori, con me di tre anni. Nella casa viveva con i genitori il fratello Aldo, di diciannove anni. Questo giovane, nel tempo, mi fece un po’ da padre: ricordo che per me aveva un affetto speciale, mi portava a fare delle passeggiate e mi insegnò a nuotare ai Bagni Fiume.
Scoppiata la guerra, il 10 giugno del 1940, fu richiamato alle armi e tornò qualche tempo dopo in licenza. Io ero un ragazzino e non capivo, ma ricordo ancora in maniera vivida le scene di disperazione di mia madre e di mia nonna quando lo videro. Il fronte e la guerra avevano fatto di lui un invalido. I suoi polmoni erano seriamente danneggiati, tanto che gli fu riconosciuta l’invalidità totale. A questa tragica esperienza, però, Aldo non accennò mai negli anni successivi.
La malattia non spense la sua gioia di vivere: amava il canto, il ballo ma soprattutto giocare con le parole. Mi ricordo che quando riusciva a risolvere un difficile gioco su La Settimana Enigmistica, o sulle riviste di enigmistica classica, sembrava un fanciullo che ha ricevuto un bel dono.
Riavutosi completamente dalla malattia, sposò nel 1948 una bella signorina di Collesalvetti, Liliana Del Nista, probabilmente conosciuta a ballare. Negli anni successivi il matrimonio fu allietato dalla nascita di Barbara e Susanna.
La partecipazione di Aldo Nugnes ai giochi enigmistici della Settimana Enigmistica divenne assidua dal 1950. Dal 1963 (alla scomparsa di Artù, Andrea Gallina) iniziò a curare, come redattore, la parte classica della rivista.
Se andiamo su Wikipedia, l’enciclopedia libera, e clicchiamo La Settimana Enigmistica troviamo quanto segue: La Settimana Enigmistica è un perio-dico enigmistico edito in Italia dal 1932 e da allora pubblicato ininterrottamente; tra i più diffusi e noti del paese, ha superato gli oltre 4500 numeri e può essere acquistata anche all’estero.
Redattori e collaboratori celebri.
Tra i redattori e collaboratori della rivista del passato si ricordano: Piero Bartezzaghi, Giancarlo Brighenti, Aldo Nugnes, Gianni Corvi, Pietro Carraturo, Bruno Bozzoli, Bruno Makain, Claudio Medaglia, Attilio Ghilardi, Carlo Squillante.
Come è possibile vedere, Aldo Nugnes è citato tra i grandi dell’enigmistica. La sua passione era la crittografia, cioè una varietà di gioco nella quale si giunge alla soluzione non spiegando separatamente, uno alla volta, i vari segni (o disegni), bensì considerando come un tutto unico il complesso di lettere (l’esposto).
Nel 1987 La Sibilla, una rivista di enigmistica classica fondata a Napoli nel 1975 da Guido Iazzetta, pubblicò un’Antologia di Crittografie di Aldo Nugnes.
Lilianaldo (il suo pseudonimo, nato dall’unione dei nomi Liliana e Aldo) vi è così descritto: “L’opera di Lilianaldo costituisce sicuramente uno dei più importanti contributi nel settore delle crittografie. Genialità ed estro, ispirati da una fantasia fervidissima ed inesauribile, si rivelano in forme originali e sempre nuove negli elaborati di questo maestro dell’arte crittografica; attraversando con la mente le strutture perfette dei suoi giochi, non possiamo evitare una profonda ammirazione che spesso diviene vero e proprio stupore”.
Aldo Nugnes morì a Collesalvetti nel 1996. Il mio ricordo di lui è quello di un uomo buono che amava la sua famiglia, il prossimo e credeva nell’amicizia: un vero galantuomo.
Mi ricordo che davanti ad una scritta pubblicitaria “Prendi tre, paghi due” disse: “Ma se compro due e prendo tre, uno a chi l’ho preso?”. Era una battuta, ma per lui, col suo spirito integro e generoso, aveva un fondo di verità.
Questo il ricordo scritto da mio cugino: Giovanni Giorgetti che abbraccio forte forte
bell’articolo lascia trasparire l’affetto che tuo cugino conserva per tuo padre. Piacevole ne deriva la lettura dell’articolo.