Quest’anno parto con una canzone, voi sapete che la musica è una delle mie passioni, dico sempre di imparare questo pezzo, ma non lo faccio mai, forse per paura di commuovermi cantandola e allora lascio che sia Judy Garland (del resto, insuperabile) a farlo. https://www.youtube.com/watch?v=Tt9L2uWFI4Y. E’ tratta dal film Meet me in Saint Louis.
Ma ora tento di creare l’atmosfera giusta con una storia natalizia scritta da una mia amica: è un bagno nella tenerezza, quella che fa bene, quella che dovrebbe diventare uno stile di vita, un vestito da indossare, un atteggiamento globale nei confronti dell’esistenza. In un mondo squassato da problemi enormi come il nostro, in un mondo in cui la regola è l’arroganza, in cui la mitezza d’animo è ritenuta un difetto, questa storia è un elogio a quel candore che ormai, forse, si è irrimediabilmente perso. Mi ha fatto ripensare ai miei Natali di bambina, all’attesa di Gesù Bambino, all’odore di borraccina e alle statuine di legno.
Ringrazio la sensibilità e soprattutto il cuore dell’autrice che ha dipinto con tanta amabile leggerezza lo Spirito del Natale.
Ve ne propongo la lettura con i migliori auguri di Buone Feste.