Nel mese di dicembre, la Tv e i mezzi di comunicazione di massa si animano di presenze ineffabili, c’è il tenero Clarence de La vita è meravigliosa, (che mi ricorda tanto mio padre) o l’aitante Denzel Washgnton in Uno sguardo dal cielo e altre figure angeliche. Meno male direi, la figura dell’Angelo Custode è rassicurante, preziosa, perché è il simbolo dell’ascolto in un mondo che, purtroppo, ha quasi del tutto perso questa facoltà. Quest’anno è uscito anche un libro MANUALE TERRESTRE in cui Giovanni Vanni Fraiese (edizioni Trigono), con un apparatografico delizioso (Vito Maria Simius) e uno stile che mi ha ricordato il settecentesco La vita e le opinioni di Tristram Shandy fa scendere sulla terra un angelo custore per “istruire” Beta: “un nuovo corpo in attesa di nascere come essere umano”. E’ un viaggio esistenziale, colorato, colto, appassionante e profondo. Insomma una strenna natalizia perfetta e infatti è stata la mia per mio marito che, guarda caso porta proprio il nome di Angelo.
Penso vada letto come un dialogo alla maniera dei vecchi filosofi e, accostandoci con leggiadra dolcezza, mi verrebbe da dire “a volo d’angelo”, possiamo avvicinarci ai grandi misteri della vita, ai dilemmi eterni con cui tutti prima o poi abbiamo fatto i conti ma c’è tanto tanto altro. Non ultima la riflessione sul Cuore, che incontriamo quasi subito, nel secondo capitolo, ed è proprio a questa che la mia attenzione si è rivolta.
Ve la leggo.
E’ il mistero della vita, ma forse per capire tutto questo, bisogna aprire il cuore, oltre che la mente, bisogna spalancarlo, renderlo ricettivo. Bisognerebbe avere una sorta di patente per aggirarsi sulla Terra (e questo libro contiene una bella serie di quiz per prepararsi) e perfezionare il linguaggio del cuore e imparare dai grandi saggi che lo hanno usato come un magnete per attirare i giovani apprendisti che avevano voglia di impossessarsi della sua forza. Perché il Cuore è Coraggio (le due parole hanno la stessa radice) è Empatia, è Altruismo, tutto scontato, forse state pensando, non ne sarei così certa, o forse talmente scontato che se n’è perso il significato profondo.
Bisogna provare di nuovo ad usarlo come nei film di Frank Capra, è col Cuore che si parla col proprio Angelo Custode, forse, così facendo, il mondo può ancora salvarsi.