In tempi di lentezza come questo, avete voglia di esercitarvi sul testo poetico? Propongo di usare i sonetti di Shakespeare. Questi sono dei giochi di scrittura molto semplici. Dove ci sono i puntini si deve collaborare, usando il nostro sentimento, è facile con un Maestro così!
Sonetto 141
Non sono, in verità, gli occhi ad amarti,
perchè essi vedono in te mille errori;
ma è il mio cuore che anziché sdegnarti,
a smentirli si bea che io ti adori….
Sonetto 149
…………
Odiami pure, che ora so chi sei
ami chi ha occhi, e sono ciechi i miei
Sonetto 43
……..
Il giorno è notte finché non mi appari,
e le notti in sogno son giorni chiari.
Sonetto 23
…….
D’amor impara a leggere il silenzioso segno;
udir con gli occhi è proprio del suo ingegno.
Sonetto 147
………
io ti giuravo luminosa e pura;
sei il nero inferno, la notte più oscura.
Ciao Susanna.
Stasera mi sentivo in vena poetica e allora ti mando i miei 4 sonetti….
Sonetto 149
Se nell’amore fossi stato scaltro
Subito avrei capito che ami un altro
Odiami pure, che ora so chi sei
ami chi ha occhi, e sono ciechi i miei
Sonetto 43
Tutto rimane in ombra quando manchi
E di cercar la luce i mei occhi son stanchi
Il giorno è notte finché non mi appari,
e le notti in sogno son giorni chiari.
Sonetto 23
Se la mia bocca non sa dir parola
Questo cuore sa dir una cosa sola
D’amor impara a leggere il silenzioso segno;
udir con gli occhi è proprio del suo ingegno.
Sonetto 147
Sempre mi persi dietro al tuo sorriso
Che mi mostrava un po’ del paradiso
io ti giuravo luminosa e pura;
sei il nero inferno, la notte più oscura.
Meraviglioso pensarti anche poeta, oltre che cantante stupendo, queste quartine sono pregevoli, ti ringrazio dell’attenzione, continueremo con la poesia e se vorrai…