Ebbene sì, io ho avuto una grande fortuna nella vita, quella di nascere da un padre che ha fatto del gioco di parole uno stile di vita. Mio padre Aldo Nugnes (Aldes su La settimana enigmistica- Lilianaldo nelle riviste classiche) mi ha tirato su a pane e indovinelli, sciarade, crittografie, insomma mi ha insegnato fin dalla più tenera età che con le parole si poteva anche giocare. Lui è stato un vero e proprio maestro di quest’arte e per quasi quaranta anni è stato il redattore delle pagine di giochi in versi del “settimanale che non teme imitazioni”. Poi ho scelto la mia strada e guarda caso ho voluto fare l’insegnante, all’università di Pisa mi sono laureata in Letteratura italiana e sono stata tra i banchi di scuola fino alla pensione, trasmettendo anche l’eredità di mio padre e collegandola alle lezioni di grammatica. Ho tenuto laboratori e corsi di aggiornamento per i miei colleghi e pur non diventando un enigmista, ho cercato di tramandare quest’arte in ogni modo. Ho al mio attivo due pubblicazioni, a settembre è nato il mio terzo libro che è dedicato anch’esso a chi mi ha iniziato a usare le parole come dei giocattoli. In questo blog troverete numerose pagine tecniche dedicate a questo argomento, ma anche tanto altro: giochi linguistici legati alla prosa e alla poesia e anche tanti spunti di quella che da anni è stata denominata, in modo un po’ improprio, “scrittura creativa”, una definizione che arriva dall’America e che ormai, come si sa, è utilizzata ormai da anni anche da noi. Ho lavorato molto anche su questo e ho condotto tanti workshop per ragazzi e colleghi, ora credo sia arrivato il momento di divulgare la mia esperienza anche sul web e quindi vi aspetto con le vostre idee e i vostri contributi. Ah dimenticavo, canto e recito (per beneficenza), ma questa è un’altra storia.