Carteggi: ALBERT CAMUS e MARIA CASARÈS

ALBERT A MARIA Lunedì ore 19 [19 febbraio 1951] “Amore mio adorato, è già difficile per me, normalmente, starmene in questo caffè e ascoltarti senza poterti dire il mio amore, né il bisogno che ho di te. Ma quando ti sento in attesa, un po’ fremente, che invochi proprio le parole che non posso dirti e di cui invece hai … Continua a leggere

Anna, la sposa di maggio

MIA ANIMA   Tremava per amore, le mie carezze le sentiva come brividi d’emozione  e il suo battito era intenso come il blu di quel mare  che attraversa lo stretto tra le due terre. Diffidate da chi la sensibilità non conosce, da chi non prova l’amore per le creature. Il cane sa quanto dolore faccia la sofferenza. Il cane sa … Continua a leggere

Lena e Diego

Lena per più di un anno credette di amare Diego. Quando si ammalò pensò che forse non era vero. Lui pure si ammalò e non la cercò più. Lei ricordava i suoi occhi celesti che non lo erano veramente, scuriti dagli anni. Pensava alla strada affollata di un tempo. I negozi stavano per chiudere. La città animata ma solo per … Continua a leggere

Ferita d’amore da Roland Barthes

“LOQUELA. Questo termine, desunto da Ignazio di Loyola, designa il flusso di parole attraverso cui il soggetto argomenta instancabilmente nella sua testa gli effetti di una ferita d’amore o le conseguenze di un comportamento: forma enfatica del “discorso” amoroso. “Nella loquela, niente viene a impedire il rimuginamento. Nell’istante in cui, casualmente, prende corpo in me una frase “riuscita” (nella quale … Continua a leggere